GENERATORE PIANTA

Il processo di crescita evolutiva del microsistema viene in questa fase gestito dalla matrice esecutiva dello stesso. Abbiamo infatti, a questo punto, costituito una tavola esecutiva delle piante, poichè quella inerente ai prospetti sarà conseguenza diretta della 'unificazione' schema planimetrico-evento architettonico.
Anche in questo caso abbiamo preferito scandire la dinamica di progressione ricorrendo ad un algoritmo morfogenetico autogeneratore delle richieste ulteriori, in grado di dare una risposta ogni qualvolta ci si trovi dinnanzi ad un incremento di complessità.
"Ogni variazione che viene effettuata nel paradigma, comunque, ha una connotazione ricorrente: ogni nuovo paradigma deve avere maggiori capacità di risposta, deve essere più complesso ed aperto, deve operare su un livello più sofisticato. ...Ogni scelta progettuale che abbiamo fatto, ogni operazione di trasformazione di una serie di richieste in una forma pertinente, ha operato verso questo obiettivo. Ogni forma adottata non è, infatti, una risposta finale alle richieste del progetto, è la riformulazione della richiesta ad un livello più sofisticato."42
E' opportuno porre in evidenza il fatto che ci siamo premurati di ottenere queste caratteristiche evitando, o meglio, escludendo una cortocircuitazione del processo di sviluppo, poichè, questo successivo approccio lievitativo della complessità, è contemporaneamente un mezzo per fortemente vagliare un potenziale capovolgimento del paradigma e per rendere abile l'attivazione del riscontro progettuale nei confronti dell'imprevedibile.

ALGORITMO MORFOGENETICO :

Topografia del luogo
Modello generativo riscontrato
Modello evolutivo successivo
Dimensione
Coesione
Numero masse di attrazione
Percentuale presenza di naturale
Vincoli
Eccezioni
Viabilità
Socialità
Obiettivi di base
Obiettivi sogettivi

Questo processo di incremento alla scala microsistema-pianta ha pertanto accresciuto la propria identità, amplificata pure attraverso l'eccezionalità accettata, ed ha mantenuto il codice riconoscitivo, nel costante divenire, pur riguardando attentamente e continuamente gli apporti relativi alla nostra soggettività.Il sentiero di ripercorrenza evolutiva è solcato perciò dal nostro modus operandi, a scala ubana, come del resto a quella architettonica, e diviene un unicum che opta per la generazione di eventi, microsistemi evoluti, in cui classi di edifici, contaminanti-interfaccie, simulano scenari, del contesto
Manhattan, connotati di metodologia aggregativa (pianta+prospetto), al tempo t+0,1,2,3...n.