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(c) area blu |
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ATTUALE UTILIZZO: |
OBIETTIVO: |
IMMAGINARIO DI RIFERIMENTO |
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DESCRIZIONE:
Quest’area è caratterizzata dalla presenza
di sei vecchi
capannoni
ex-militari destinati al ricovero di attrezzature ed automezzi. Conseguentemente
alla propria natura di area Ex-militare, per molti anni l’accesso a tale
zona è stato proibito alla popolazione della città, e pertanto
questa zone si è sempre caratterizzata come un’isola a parte a quelli
che sono stati i percorsi di trasformazione del quartiere e della città.
Tale area si è pertanto caratterizzata come un’enorme buco nero,
chiuso a qualsiasi utilizzo e localizzato proprio nell’immediata vicinanze
del centro città. Attualmente è stata solo leggermente ottimizzata
la destinazione d’uso di tale area; infatti da alcuni anni a questa parte
è utilizzata come area per il parcheggio degli autoveicoli destinati
al centro città.
La morfogenesi di riferimento a cui tendiamo dalla lettura di questa unità elementare è quella del riutilizzo di un’area dimenticata dalla città, un’area rimasta staccata dallo sviluppo urbanistico e sociale del quartiere per molti anni a causa della sua destinazione di area militare, e che ora invece può rappresentare una soluzione a molti dei problemi che gravano sull’intera città.
Infatti tramite un riutilizzo attento ed intelligente di questo fazzoletto di terreno, si può rispondere sia a problemi di natura amministrativa che urbanistica della città. Il recupero di quest’area è da noi interpretato in duplice modo.
Da un lato infatti miriamo ad una salvaguardia e tutela
di tutto ciò che rappresenta una risorsa storica e culturale dell’area:
edifici, percorsi, soglie e tracce in generale dell’evoluzione avvenuta
storicamente all’interno dell’area. D’altra parte invece prevediamo l’eliminazione
di tutte quelle infrastrutture che non possono rappresentare altro se non
un peso ed un’ostacolo ad una riconversione più dinamica e funzionale
dell’unità elementare: vecchi capannoni, recinzioni voluminose,
ostacoli ad un’utilizzazione organica e d’insieme dell’area.
Con tale visione, interpretiamo la realizzazione di un centro per i servizi, in grado di accogliere nei diversi piani fuori terra uffici di pubblico servizio ed interesse, e negli spazi ricavati dai piani nel sottosuolo un ampio parcheggio per favorire il deposito dei veicoli destinati al centro storico. Inoltre in superficie, oltre ad un’ampia area destinata a piazza per il quartiere, prevediamo anche una serie di collegamenti in grado di mettere in comunicazione da un lato all’altro il nostro microsistema.
Il localizzare in quest’area un’edificio a consistente
sviluppo verticale, trova regola sia nella lettura storica del territorio,
infatti proprio qui prima della costruzione dei capannoni militari era
presente un elemento a grande sviluppo verticale rappresentato
da una ciminiera di una fabbrica. Inoltre anche in relazione con lo stadio
limitrofo è frequente, nella prossimità degli stadi vedere
le strutture verticali delle torri di maratona, alte colonne costruite
negli stadi. Ancora, in ultima istanza, occorre ricordare come nei villaggi
olimpici si sta sempre più frequentemente facendo largo l’edificio
verticale dei mezzi di comunicazione di massa, riservato alle tv, radio
e che raccoglie gli uffici stampa in generale.
La sistemazione di un edificio a consistente sviluppo verticale proprio nel centro della nostra area, trova regola ancora dal confluire in tale zone dei principali assi viari del microsistema. Senza dimenticare l’importante funzione di rappresentanza che il nostro edificio assolve, garantendo una enfatizzazione dell’aspetto di torre militare da cui si domina l’intero microsistema, e di sicuro elemento attrattore per le zone limitrofe, rendendolo individuabile anche da lontano.
Occorre
inoltre sottolineare anche l’importante aspetto commemorativo che può
assumere un’opera del genere, la cui costruzione avviene proprio nell’anno
del bicentenario della nascita del primo vessillo tricolore, avvenuta proprio
a Reggio nel 1797.
Il nostro grattacielo si propone pertanto quale importante simbolo per commemorare ulteriormente tale importante ricorrenza, andando a stendersi verso il cielo quale ideale pennone su cui non sventola solo una bandiera, ma anche il rilancio del microsistema e della città.
L’area del parcheggio scambiatore, inoltre trova rimando
storico
anche con l’antica localizzazione in questa zona delle vecchie mura cittadine,
luoghi da cui si doveva passare prima di accedere in città, pertanto
da qui passeranno coloro che lasceranno i "moderni carri" per
poi accedere con più comodità tramite i mezzi pubblici alla
città. Senza dimenticare che il parcheggio viene così a trovarsi
nel centro della nostra area, luogo nel quale confluiscono i principali
assi viari del microsistema, e nel quale avviene l’interscambio tra i mezzi
privati e quelli pubblici aventi quale destinazione il centro città.
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