Le altezze










La matrice geometrica ha individuato nel ciclindro una delle possibili organizzazioni dell'oggetto-cucina; gli elementi del cucinare possono variare la loro posizione, le matrici tecnologiche e le interfaccia sono intercambiabili, la disposizione degli elettrodomestici, del lavabo, delle luci, devono seguire, comunque, una gerarchia nelle altezze che deve rispecchiare le normali attitudini lavorative e i loro spazi-base. E' cosi possibile che il piano cottura, ruotando, si allinei al lavabo per una più facile comunicazione; che il forno, possa ruotare senza incontrare altri ostacoli o che il frigorifero possa passare sotto il piano cottura. Altezze e profondità (controllata dalle matrici geometriche) sono obiettivi di qualità, il movimento e la rotazione degli elementi nell'oggetto-cucina sono possibili "limitazioni", l'interesse è infatti controllare e rendere flessibile la loro "presenza sapziale". Il frigorifero assume una particolare caratteristica: "rompe" l'azione circolare dell'oggetto-cucina, posizionandosi come elemento separato, eccezione, elettrodomestico "libero" e "riconoscibile" come presenza. Le altezze ritenute "fondamentali" sono quella della interfaccia pavimento - frigorifero (5-10 cm.), il frigorifero stesso (70-85 cm), il forno (40-50 cm.); queste sono state ritenute gerarchicamente importanti, poichè devono comunque rispondere ad una certa capacità interna. La loro posizione rientra invece nelle "possibilità" che non può ritenersi, ovviamente, fissa, ma libera, "soggettiva" rispetto alla domanda dell'utilizzatore che può richiedere il forno ad una certa altezza, il lavabo con una limitazione del suo raggio di movimento (360°), il frigorifero "agganciato" alla struttura principale o libero. Lo stesso piano cottura, può considerarsi "divisibile" in sotto-matrici o essere unico; l'aerazione può essere posta ad un livello superiore o essere parte del piano cottura (come gli ultimi modelli del mercato).