IL PERCORSO
Sia come percezione che come schema, ogni percorso è caratterizzato dalla continuità ed è inteso come successione lineare. Muoversi all'interno di una città significa, per l’individuo, un allontanamento dalla dimora d’origine ed un percorso nella direzione determinata dal suo scopo e dall’immagine che egli ha dell’ambiente.
Il carattere di un percorso può anche essere determinato dal rapporto che intrattiene con i luoghi: può condurre a una meta lontana dal punto di partenza oppure può formare un anello intorno al luogo, esprimendo "la rotondità dell’esistenza"(nota 10). L’architettura dell’antico Oriente, per esempio, si basa su movimenti circolari rinforzando l’aspirazione predominante per i luoghi statici.
La via è, invece, il luogo di micro-avvenimenti, che allontanano, attraverso minuscole sollecitazioni, l’individuo dalla sua linea di universo"(nota 7). Quel che accade "lungo" la via va ad aggiungersi alla tensione creata dalla meta da perseguire e dal retrostante punto di partenza(nota 8).
La strada, infine, è un percorso reale che serve alle azioni fisiche e sociali dell’uomo, meglio interpretate in termini di relazioni topologiche, nelle città del passato; angoli obliqui e linee curve creavano una prospettiva chiusa che ne ravvivava l’aspetto. Spiegare se stessi o il proprio operato toglie l'affascinamento per il gioco.