LA MATRICE GEOMETRICA 2
Questo mosaico ci ha interessato per la sua capacità di portare l'attenzione di chi lo guarda verso il suo centro, utilizzando sempre linee curve.
Lavorando su questa idea si è arrivati ad una prima formalizzazione, e poi ad una seconda ed una terza, scremando linee in eccesso, questo perché in un sistema urbano le direttrici che convergono in un punto variano da un minimo di due ad un massimo di sei; oltre si otterrebbero degli spazi inutilizzabili perché sottesi ad angoli eccessivamente acuti.
La matrice geometrica risulta di fatto l'esplicitazione di quanto detto sul paradigma indiziario.
Il fatto di rimarcare il centro e che sia rimarcato da linee concentriche, il fatto che sia una rappresentazione grafica delle forze centrifughe e centripete, il fatto che generi percorsi curvilinei, il fatto che esista un ordine ci porta a pensare che la matrice non può che generare scenari caratterizzati da buona parte di quegli attributi di qualità che abbiamo imposto al progetto.
Una città non è un centro e il suo esterno, ma deve essere considerata come un insieme di centri che interagiscono tra loro, tuttalpiù di gerarchia diversa.
Ogni singolo evento, ogni singola piazza, ogni singolo catalizzatore è capace di organizzare intorno a sé uno spazio tanto maggiore quanto più grande è la sua gerarchia.