IL CATALIZZATORE

"Il suo ruolo di catalizzatore è quello di incrementare la capacità contingente di evoluzione senza essere necessariamente un elemento di per sè capace di incidere direttamente sul risultato finale"
(C. Soddu, E. Colabella, Il progetto ambientale di morfogenesi)

"Il catalizzatore può essere qualunque occasione purché capace di stimolare la formalizzazione delle richieste"
(C. Soddu, E. Colabella, Il progetto ambientale di morfogenesi)

L'innesco della progettazione, o la scintilla che permette questa trasformazione è il catalizzatore. Come contributo casuale si pone come elemento innovativo per esplorare il possibile.. "in quanto non entra direttamente nei processi di trasformazione che attiva, ma è utile solo all’innesco e come stimolo al perdurare delle trasformazioni".  Questa componente casuale/soggettiva non solo produce sempre nuove richieste, ma mette anche alla prova la flessibilità e l'adattabilità del modello adottato, e quindi la sua estrinseca affidabilità. Il catalizzatore può essere identificato in qualunque occasione capace di fornire lo stimolo necessario per far partire il progetto.

Nel luogo della fuga
abbiamo trovato la "scintilla" nel genere musicale della fuga. Questo contiene delle particolarità tecniche che ci hanno ispirato. Ad esempio il fatto di avere un'opera musicale a più voci, che entrano nello spartito in tempi, tonalità, velocità e sequenze diverse, sovrapponendosi, aumentando la complessità e la bellezza dell'opera, è stato lo spunto di pensare al nostro luogo della fuga fatto da più elementi base, con caratteristiche diverse che componendosi in modi differenti vanno ad aumentare la complessità del progetto. Nel nostro progetto lo schema della fuga assume le caratteristiche e le potenzialità del catalizzatore, richiamando a sè le prime ipotesi soggettive di sviluppo ed organizzazione. Le prime formalizzazioni creano una serie di eventi-richieste capaci di organizzare una propria riconoscibilità; essi sono solo delle possibili forme che soggettivamente si avvicinano ad una ipotesi organizzativa delle richieste già espresse e delle richieste possibili, ancora sconosciute o comunque in evoluzione. L'intenzione è di orientare il progetto verso l'innalzamento della qualità, intesa come possibilità di interazione e capacità di potenziare il rapporto con l'utilizzatore. Le scelte iniziali possono essere anche le più casuali, ma la loro esistenza è importante per accrescere le possibili chiavi di lettura.

"I riferimenti casuali ed improbabili, quegli elementi utilizzati sin'ora come attivatori di disequilibrio, entreranno quindi in un processo di ridimensionamento successivo che è proprio del ruolo che avevamo dato loro, quello di catalizzatori. Saranno stati veicolo del nostro pensiero progettuale, non fini da raggiungere."
(C. Soddu, E. Colabella - Il progetto ambientale di morfogenesi)


  LA FORMA MUSICALE DELLA FUGA 


SCHEMA DELLA FUGA

Dovremmo anche spiegare brevemente che cos'è

SCHEMA DELLA VOCE

schema della fuga

una fuga. Una fuga ha un rigoroso monoteismo il soggetto, un tema che viene eseguito da varie voci
e in varie tonalità, a volte a velocità diverse. Dal punto di vista strutturale si articola in tre momenti: L'esposizione tematica, lo svolgimento e lo stretto.   Nell'esposizione, le singole voci (cioè le parti strumentali o vocali, che sono più di due, normalmente tre o quattro) intervengono una dopo l'altra. L'elemento da cui si riconosce una fuga è il modo in cui comincia: con una sola voce che espone
il tema. Ciò fatto ne entra una seconda, poi una terza e una quarta. Quando tutte le voci sono

schema di una voce

entrate, nello svolgimento non vi sono più regole c'è un'alternarsi di divertimenti e di riesposizioni
in numero variabile. Il termine stretto designa globalmente la parte finale della fuga ed è caratterizzata da una maggiore velocità.

in sottofondo, possiamo ascoltare la "fuga" più conosciuta:
TOCCATA E FUGA IN DO MINORE DI J.S. BACH

Dalla staticità alla dinamicità paradigma indiziario