DA COSA FUGGIAMO ? |
Quando non puo'
piu' lottare contro il vento e il mare per seguire la sua rotta, il veliero ha due
possibilita': l'andatura di cappa che lo fa andare alla deriva, e la fuga davanti alla
tempesta con il mare in poppa e un minimo di tela. La fuga e' spesso, quando si e' lontani
dalla costa, il solo modo di salvare barca ed equipaggio. E in piu' permette di scoprire
rive sconosciute che spuntano all'orizzonte delle acque tornate calme. Rive sconosciute
che saranno per sempre ignorate da coloro che hanno l'illusoria fortuna di poter seguire
la rotta dei carghi e delle petroliere, la rotta senza imprevisti delle compagnie di
navigazione. Forse conoscete quella barca che si chiama Desiderio. Ci sono diversi modi di
fuggire. Alcuni si servono di droghe dette "psicogene". Altri della psicosi.
Altri del suicidio. Altri della navigazione solitaria. Forse c'e' un altro modo ancora:
fuggire in un mondo che non e' di questo mondo, il mondo dell'immaginazione. |
La piena realizzazione di
se', la gioia di vivere, la soddisfazione delle piu' autentiche esigenze esistenziali,
l'anelito a una integrazione con gli altri, si scontrano contro una societa' assorta nel
culto dell'edonismo, dell'egoismo, del denaro. A chi rifiuta questo ordine non resta che
una via di salvezza: la fuga. Il viaggio e' la fuga ma non solo; e' il dover fare i conti
con se stessi e con cio' che si lascia dietro, siano persone o cose o situazioni Per chi
e' questo posto della fuga? Il repertorio puo' comprendere cinici, egoisti, qualunquisti,
arrivisti, velleitari idealisti, vulnerabili outsiders, candide vittime di aspirazioni
sproporzionate e di storture epocali ma anche gente comune. |
"Potessi entrare nel
quadro me ne andrei a giro per campagna. Sarei libero di andare dove mi pare, e nessuno mi
costringerebbe a scrivere che cosa farò da grande".... si sentì attirato verso il
quadro come da funi invisibili, e quasi senza accorgersene cominciò a muoversi in quella
direzione;.....più il ragazzo si avvicinava al quadro e più questo ingrandiva, ma
ingrandiva molto più di quello che fosse dovuto all'avvicinarsi..... a un certo punto era
grande come la parete e aveva acquistato anche la profondità, tanto che Damiano aveva
dimenticato di andare verso un quadro; credette di trovarsi in campagna dov'era naturale
correre dietro un albero. Ma quando fu lì, gli sembrò che la mamma lo chiamasse e
sarebbe voluto tornare indietro... ma mentre gli era stato facile entrare nel quadro, ora
non era capace di uscirne.... |
Nel mondo in cui viviamo ognuno di noi sente il desiderio di fuggire almeno una volta. Questa voglia di evadere di liberare la mente di dimenticare tutto e partire. Quando pensiamo alla fuga la prima cosa che viene alla mente è senza dubbio un viaggio. Partire per una destinazione dunque ! Ma è facile fuggire con un biglietto aereo, basta avere i soldi, una settimana di ferie, e andare all'areoporto. E' forse più difficile fuggire svegliandosi la mattina a Milano e tornare a letto la sera ancora a Milano. Non sappiamo ancora dove ci può portare questa fuga, ma alcuni intenti sono già presenti: infatti sappiamo che stiamo scappando da tutto ciò che ci annoia, che ci sembra ripetitivo, che annienta la nostra creatività, e allora diventa importante la fuga, un modo per ritrovare stimoli, superare i nostri limiti attraverso l'immaginazione. Una evasione che ci serve da integratore energetico, facendoci ritornare carichi e propositivi, e facendoci vedere la quotidianità da un punto di vista diverso. Quindi fuggire senza però avere una meta precisa; il fuggitivo scappa da qualcosa ma non sa esattamente dove terminerà la sua fuga. Forse tra un minuto o forse mai. |