Contaminazione
"Finnegans Wake è il libro della notte[...] Joyce inventa un linguaggio notturno per seguire e articolare i sogni di Humphrey Chimpden Earwicker (HCE sta anche per Here Comes Everyone, ovvero tutta l'umanità)[...] Ha una concezione chiaramente non-sequenziale; è un serpente con la coda in bocca, si può leggere non necessariamente nell'ordine in cui è stampato, ovvero in medias res[...] Situazioni isolate possono essere lette come versioni di una grande trama archetipica: può non essere un'opera narrativa convenzionale ma potremmo non avere altro mezzo alternativo di lettura che ricorra alle regole e convenzioni fornite dalla nostra esperienza[...] Un moderno sistema per contenere il massimo di informazioni nel minore spazio possibile[...] La base sintattica viene costruita attraverso una serie di parentesi, addizioni e digressioni in una struttura logica di rinvio altamente complessa[...]" M. Benutzy, "Finnegans Wake: Losing the Ego", Goldfinch Press, London 1972 |
Volevo che il mio progetto del faro avesse come caratteristica principale la diversificazione, mi interessava riuscire a far convivere insieme elementi differenti e anche antitetici. La struttura, la natura di Finnegans Wake risponde a questo mio obiettivo. La sua struttura, appunto, non sequenziale, aggregazione di lingue diverse che accostate ne creano una nuova, la possibilità di contenere più informazioni in uno spazio ridotto, come può essere un faro. Concentrato di tutta l'umanità, segno di una civiltà che afferma la propria presenza in un punto preciso nello spazio e nel tempo.