Matrice emozionale

 

"La scatola a sorpresa ha fatto scatto
sul punto in cui il mio Dio gittò la maschera
e fulminò il ribelle"
Verso Siena, E.Montale

Mi sembrava interessante riuscire ad attribuire al faro una qualità che non fosse necessariamente legata alla sua struttura, alla sua conformazione; qualcosa che esulasse dalla materia costituente il faro, ma che fosse comunque una parte di esso. Quella che ho chiamato matrice emozionale è ciò che caratterizza il rapporto tra il faro e l'uomo dal punto di vista della sensazione. Mi interessava ritrovare nel mio faro quelle sensazioni di spaesamento, di spiazzamento, di sublime (nell'accezione kantiana), di timore anche, provato nei confronti di un'architettura, di un'opera d'arte, di un paesaggio.
Il mio immaginario di riferimento, alcuni viaggi, alcuni incontri mi hanno indicato quella che ho definito come matrice.
Il rapporto tra l'uomo e ciò che costruisce, che a volte ci sorprende:

 

Fig. 69 - Grand Arche - O. von Spreckelsen Fig. 70 - "Pali Blu",J.Pollock Fig. 71 - "Concetto spaziale - l'attesa" - L. Fontana
per il rapporto con ciò che crea; per l'ebbrezza riversata in ciò che crea; per l'incertezza verso ciò che crea;

 

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