"Lo spazio e il tempo si devono aprire, devono essere interiorizzati in modo tale da potere essere penetrati. Così spazio e tempo, identificati reciprocamente, emergono umanizzati come luogo di occasione.... l'abitazione, la città, diventa luogo nel quale le occasioni assumono significati e si consumano. Il luogo e la sua forma è molteplicità e unità nello stesso tempo: tutte le cose sono talmente una cosa sola che una cosa può essere tutte le cose". (van Eyck, 1981)"
con questo obiettivo vogliamo sollecitare nei nostri interlocutori quello stato
mentale tipico di qualunque forma d'arte, dalla pittura al cinema, dalla musica alla
narrativa, che passa sotto il nome di "sospensione dell'incredulità"; ossia
un'accettazione incondizionata del nostro punto di vista di progettisti, una immersione
totale nell'opera per il puro e semplice piacere di goderne.