Certamente spostarsi istantaneamente e fisicamente, come attualmente ci si può connettere con un sito internet, garantisce già una rivoluzione. La possibiltà di connettersi con un luogo senza tracciati obbligati, favorisce sicuramente la tutela del paesaggio ambientale e rende altresì possibile il raggiungimento di angoli del mondo che altrimenti, per sconvenienza come accade adesso, sarebbero proibitivi. Si otterrebbe cosi la moltiplicazione dei luoghi visitabili, nonchè di itinerari di scoperta nuovi. La possibilità di essere ovunque, ha come conseguenza quella di essere così distribuiti da non incontrarsi.   

Ciò che tiene attualmente in collettività milioni di persone in città affollate è la complicazione degli spostamenti che seppur più veloci che in passato non consentono quotidianamente di allontanarsi da essa. Questa nuova possibilità, consente di vivere in una città alcune parti del giorno, ad esempio quelle legate al lavoro o al riposo, e le altre al soddisfacimento dei bisogni più vicini alla crescita dell'individuo (per limitarci al genere di arricchimento piu comunemente e storicamente associato all'idea di viaggio ). L' uomo si troverebbe in contatto diretto con la conoscenza tangibile della sua civiltà, ovvero dei luoghi e delle genti che realmente la compongono. Questa possibilità immensa non sarebbe più ad appannaggio di  pochi, e la continua scoperta verrebbe reiterata nella trasformazione dinamica di rimando della civiltà stessa. Ma soltanto pensare di potersi rigenerare a Luglio su una riva polinesiana attrezzata, il tempo di un bagno, e poi far rientro in ufficio a Milano, il tutto nel giro di una pausa di pochi minuti, quanto attualmente necessita per visitare un sito di Internet, fa intravedere il possibile cambiamento epocale in tutti i campi e aspetti del nostro vivere quotidiano.