16d.IL VIAGGIO VIRTUALE : internet

Un ormai classico studio dell’Università del Minnesota ha messo per iscritto questa verità: se una pagina web non riesce a essere ipnotica e magnetica e non cattura l’attenzione del visitatore entro i primi otto secondi , il suo dito cliccherà altrove. Ed anche i casi in cui tale aggancio si verifichi, la permanenza nell’ambiente elettronico non durerà, in media, più di sette minuti. La sfida degli editori online, dei cosiddetti content provider, è quindi duplice: presentare i contenuti in una maniera accattivante, tale da fermare immediatamente la curiosità del lettore-navigatore, e inventarsi trucchi e strategie per far sì che, una volta entrato, il lettore resti il più a lungo possibile. Non si tratta di un’aspirazione futile: se visita in lungo e in largo l’ambiente telematico, se legge molte pagine diverse, partecipa alle discussioni online, il navigatore vedrà tanti banner, i cartelloni pubblicitari che campeggiano su ogni pagina e il messaggio che gli inserzionisti hanno cercato di veicolare si stamperà, impercettibilmente nella sua testa. Nel mercato del Web non c’è moneta più preziosa dell'attenzione……Riccardo Staglianò, MultiMedia, Corriere della Sera

Alcune letture ci portano ad immaginare alcuni aspetti di questo futuro, che aiutano ad avere una visione più complessa della società, dell'urbano ed'anche dell'economia  .Certamente la possibilità di poter raggiungere qualsiasi posto, e quindi qualsiasi mercato oltre quello telematico, che avrà sicuramente un maggiore sviluppo dell' attuale primordiale apparizione, rappresenta la possibiltà per qualsiasi attività di avere utenti che facilmente possono raggiungere fisicamente il prodotto offerto. Questo implica che l'utente dovrà essere informato dell'attività ed avere accesso alla conoscenza del codice di teletrasporto del sito o della località in cui portarsi. Ne consegue che la necessaria pubblicità di un' offerta dovrà avere armi più affilate per poter battere una concorrenza planetaria onnipresente, in cui i fattori che entrano in gioco non sono più solo quelli regionali o locali, ma differenze tra culture, bisogni, e interessi che si evolvono rapidamente alla ricerca di nuovi elementi. Ci saranno luoghi sulla terra che non avranno bisogno di nessuna pubblicità, luoghi come Venezia, la Valle dei Templi in Egitto e moltissimi altri siti attualmente non ancora esplorati che potranno essere raggiunti facilmente ed entrerebbero a nostro parere in una lista di luoghi in cui sarebbero probabilissimi problemi di affollamento. Paradosso: se tutti i Cattolici volessero assistere all' Angelus del Papa in piazza San Pietro una domenica mattina, potremmo avere una folla di un miliardo di persone, una folla di 250 Kmq. Dal paradosso si deduce che delle limitazioni alle presenze sarebbero una conseguenza inevitabile ed è implicito che la pubblicità degli eventi, o di offerte di mercato, dovrebbe essere regolata in funzione dell' equilibrio del sistema. 

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