3. APPROCCIO  PROGETTUALE

IL TEMA DEL METAPROGETTO

Si tratta di uscire dallo schema del "progetto tradizionale" operando uno scarto, un mutamento paradigmatico che consiste nel riconoscere una forte carica di soggettività iniziale del progetto, e nel metaprogetto che diviene progetto di specie. Quest’ultimo si basa sulla capacità di controllo logico formale delle trasformazioni progettuali e temporali e si avvicina concettualmente ad un codice genetico naturale, in quanto è capace di produrre una serie infinita di individui unici ma appartenenti ad un’unica specie compositiva/evolutiva definendo non i singoli elementi, ma la loro struttura morfogenetica. Se un individuo naturale è riconoscibile come appartenente ad una "specie", un progetto deve essere riconoscibile come appartenente ad una specifica logica operativa, ad un metaprogetto soggettivo, cioè un’idea che progetta "un" evento...
Progettare significa controllare e allo stesso tempo assecondare la "dinamica evolutiva di un’idea" , produrre in anticipo un modello  che dovrà essere capace di rispondere a delle richieste che ancora non si conoscono. I risultati di tale attività sono eventi "complessi, complessivi e formalizzati" generati da obiettivi, richieste e riferimenti in continua evoluzione, che si inseriscono in un contesto anch’esso in continuo divenire.
Il progetto finale, quindi, è segnato dall’ipotesi di partenza, dal cammino seguito nella ricerca e dalla logica compositiva adottata per raggiungere il risultato.
Come già detto diviene rilevante il carattere soggettivo delle scelte effettuate e dei risultati ottenuti che dipendono dai referenti culturali del progettista e dal suo specifico percorso progettuale.

Progettare significa attivare una logica di sviluppo in grado di controllare l’evoluzione del sistema verso un obiettivo attraverso un’ipotesi soggettiva di organizzazione di tutti gli elementi/richieste esistenti e di quelli a venire ancora sconosciuti .
La forma finale del progetto è solamente un evento fra gli altri che sarebbero stati possibili, collocato univocamente nello spazio ed in un punto del tempo(C.Soddu, E.Colabella, Il progetto ambientale di morfogenesi, Progetto Leonardo, Bologna, 1992).
Il metaprogetto  della stazione del teletrasporto definisce un codice genetico dell'evento teletrasporto; qusti genererà un ambiente artificiale con specifiche caratteristiche, rapprsentazione di un'idea compositiva di particolari sequenze.
La logica progettuale adottata ha come obiettivo la costruzione di un processo generativo , un DNA dell’artificiale, che viene individuato sulla base dei rapporti tra i diversi spazi, le interfacce e i meccanismi che la tecnologia del teletrasporto pone in essere.
L’intenzione è stata quella di progettare un sistema di eventi spaziali aggregati in sequenze definendo così le modalità di configurazione relazionate alle necessità dell'uomo.

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