4.OBIETTIVI DI QUALITA’

Una volta definito l'approccio progettuale abbiamo individuato gli obiettivi di qualità da raggiungere.

Ci troviamo infatti di fronte un universo che si anima; eventi, forme, richieste, riferimenti che entrano in collisione uno con l'altro; ma ancora un universo che non procede secondo una specifica ed identificabile linea evolutiva. Il progettare è infatti questo: attivare una logica di sviluppo capace di controllare l'evoluzione di un sistema verso un obiettivo". Ma "Non è semplice definire la qualità anche perché per definirla bisognerebbe essere in grado anche di oggettivarla e non solo, dovremmo anche essere in grado di costruire un metro di valutazione della qualità, ma oggettivare la qualità e attribuire alla stessa dei valori non è possibile in quanto la costituzione di termini valutativi è chiaramente espressione della soggettività." (C.Soddu, E.Colabella, Il progetto ambientale di morfogenesi, Progetto Leonardo, Bologna, 1992).
E' molto più' interessante, e sicuramente più' operabile, un approccio alla misura della qualità che non avvenga per somme successive, ma per differenze. Che segua e ripercorra quello che e', in pratica, il modo di porsi dell'uomo davanti alle scelte. L'uomo infatti possiede, forse a differenza degli altri esseri viventi, la capacità' di immaginare, tracciare e vivere con il pensiero mondi assolutamente inventati, inesistenti nella realtà ma virtualmente possibili, desiderabili oppure detestabili.

Quando l'uomo è davanti ad una scelta non opera analiticamente (anche perché si rende conto che ciò non può portare alla lunga ad un'evoluzione ma solo alla ripetizione del già esperito), ma immagina uno, o più mondi virtuali. Opta per quello più desiderabile ed in base a questa opzione sceglie fra le varie alternative contingenti quella che appare in sintonia, e quindi più direttamente utilizzabile per avvicinarsi a questo mondo virtuale. (C.Soddu, E.Colabella, Il progetto ambientale di morfogenesi, Progetto Leonardo, Bologna, 1992).

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