EVOLUZIONE 3
La terza evoluzione è una interpretazione filtrata dai
nostri obiettivi, richieste progettuali soggettive, del modello evolutivo
di Manhattan al tempo t=3, presi i due precedenti eventi come evoluzioni
al tempo t=1 e t=2; abbiamo così simulato la crescita della specie
urbana configurando due temporalità ed andando a verificare il sistema
in vari punti di fuga della retta venentisi a creare passando dai due punti
suddetti, retta sempre contaminata dai nostri obiettivi.
La competizione-dominio-gerarchia tende a conservarsi, o meglio,
aumenta, ma subisce pure una dilatazione la connessione della policentricità,
al punto che il sistema degli elementi risulta fortemente più sofisticato.
Il singolo evento architettonico è ancora riconoscibile
ed individuabile, quale simbolo di un inerente dominio, sebbene sia ora
legato più direttamente con la maglia reticolare d'interconnessione.
Il risultato è un'apertura alla base degli edifici stessi,
ed un collegamento dei medesimi reciproco, ottenendo perciò una
più ampia penetrazione, vivibilità; si ha una 'scomposizione'
in parti, riconoscibili in base alle funzioni o alle società di
rappresentazione, che ne impongono un chiaro simbolismo ed una netta impronta
identificativa e gerarchica.
In altre parole siamo in presenza di temi dominanti come simbolismo,
partecipazione, semanticismo, comunicazione (video-sonora), permeabilità.
GENIUS
LOCI : Dominio, Connessione, Fittezza suolo occupato.
OBIETTIVI
EDIFICIO : Gerarchia, Livelli diversificati per funzioni, Permeabilità.
OBIETTIVI
MICROSISTEMA : Policentrismo reticolare, Coinvolgimento, Patecipazione
infrastrutturale.
CONTAMINANTI
: Piazze, strade, connessioni.
CLASSI
DI EDIFICI : A, B, C, D, E, F, G, H.
RIPROPOSIZIONE
LOGICA PROGETTUALE
All'interno del nostro cammino sperimentale, la terza evoluzione
qui presentata si pone come l'individuo della stessa specie che, incrementato
ulteriormente di complessità e caratterizzazione, si dilata alle
nuove richieste.
In particolare, sono aumentate le ipotesi formulate, viste come
un adeguamento ed ampliamento delle precedenti.
I caratteri individuati dal genius loci e gli obiettivi di base,
sempre garantiti, si pongono in sinergia con uno sviluppo in progress delle
domande di formulazione soggettiva.
Oltre a possedere una molteplicità di classi di edifici,
più ampia rispetto alle evoluzioni precedenti, una più puntuale
presenza di eccezioni, accresce pure l'organizzazione formale degli eventi
architettonici, unitamente ai contaminanti urbani, che, in questo caso,
non sono più esclusivamente strade, ma possono essere anche connessioni
più complesse.
L'imprevedibilità di tale processo di trasformazione è
stata scandita dalla logica da noi utilizzata, ed è una prova tangibile
dell'apertura e della flessibilità del sistema da noi messo appunto.
Anche questa evoluzione è stata posta successivamente a verifica,
al fine di garantire la riconoscibilità della specie urbana e la
non perdita di immagine.
Nel capitolo seguente, infatti, metteremo in evidenza tale aspetto
attraverso le tabelle di verifica, che rappresentano il filtro soggettivo
di controllo e la valutazione, anch'essa soggettiva, di come e se lo scenario
urbano rispecchi le richieste, all'interno dei margini di aleatorietà
accettati. Le immagini proposte qui di seguito mirano ad essere una proposizione
della nostra evoluzione e a chiarificare meglio e visivamente gli specifici
elementi individuali della specie che in tale scansione temporale vengono
messi in evidenza.
Le fasi che si sono concretizzate al fine di pervenire a tale
scenario sono state sottolineate graficamente in uno schema che, anche
in questo terzo caso mira a scandire in maniera palese la logica adottata
e gli eventi dederminatisi in questa evoluzione.
PROPOSTE
GRAFICHE