5.3  NODO


"Zora ha la proprietà di restare nella memoria punto per punto, nella successione delle vie, e delle case lungo le vie, e delle porte e delle finestre nelle case, pur non mostrando in esse bellezze o rarità particolari. Il suo segreto è il modo in cui la vista scorre su figure che si succedono come in una partitura musicale nella quale non si può cambiare o spostare nessuna nota. (...) Questa città che non si cancella dalla mente è come un'armatura o reticolo nelle cui caselle ognuno può disporre le cose che vuole ricordare"
(Italo Calvino, "Le città invisibili")

E’ il punto, il luogo strategico in cui l’uomo può entrare: è innanzitutto una congiunzione, una convergenza di percorsi, un momento di scambio da una struttura ad un’altra, o semplicemente un punto d’incontro. Quando il nodo è il fuoco o il culmine di un percorso, allora è un centro. Molti nodi partecipano alla natura di congiunzione e concentrazione, nello stesso tempo, dell’ambiente. Il concetto di nodo è anche legato a quello di percorso, poiché  le congiunzioni sono tipicamente convergenze di percorsi, eventi nel cammino. E’ il momento della scelta, l’incrocio, il cambio di direzione, il luogo della sosta.
Benché concettualmente i nodi siano percepiti come dei punti, essi possono in realtà costituire ampie porzioni di spazio (es. piazze) o forme lineari di una certa estensione.
Come luogo d'interruzione nel percorso, il nodo può assumere un'importanza determinante in quanto luogo di transizione da una situazione ad un'altra.
Una forma fisica forte non è essenziale, ma qualora lo spazio assuma una qualche forma particolare, l'effetto è molto più notevole e allora il nodo diventa memorabile.


 
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