Abbiamo cercato di
mantenere un approccio di tipo umanistico nellâintenzione di conseguire
la nostra idea soggettiva di qualità: da un lato operando
delle riletture continue che accumulassero significati, dallâaltro selezionando
progressivamente ciò che risultava essere conforme ai nostri obbiettivi
soggettivi.
Abbiamo individuato
in modo arbitrario degli individui/oggetti/eventi possibili
(8)
che hanno costituito i
nostri "eventi". Poiché li vediamo come appartenenti ad un "specie",
ad essi noi riconosciamo la capacità (a posteriori) di essere portatori
di autoconservazione/evoluzione della specie stessa.
(9)
Lâarbitrarietà
della scelta è essenziale per lâinnesco del progetto poiché,
in caso contrario, annullerebbe la necessità stessa del progetto
(non ci sarebbe evoluzione, e pertanto nemmeno complessità).
Le unità elementari/eventi
primari che abbiamo individuato sono: ingresso, percorso, nodo, centro.
Abbiamo soggettivamente
riletto il labirinto come atto del viaggiare: il viaggio infatti si compone
degli stessi elementi del labirinto: un inizio - una partenza - un durante
- che si esplica come transito - dei momenti di scelta decisivi - i nodi
- e una fine - l'arrivo; quattro elementi questi che, nel momento della
loro realizzazione concreta, agiscono sul "viaggiatore", mutano e arricchiscono
progressivamente i diversi aspetti della sua personalità. |