Piazza del Campidoglio Michelan. |
Con
il rinascimento nacque la convinzione che il bello fosse
un fatto razionale, cioč ottenibile inevitabilmente,
matematicamente, attraverso il rispetto di una serie di
regole, e che queste regole avessero il valore di leggi
naturali, al pari di quelle che regolano il moto dei
corpi o che regolano il corso delle stagioni. Il problema
che si poneva all'artista era dunque quello di arrivare a
ipotizzare, e poi di verificare attraverso gli
esperimenti, cioč le proprie opere d'architettura, di
scultura e di pittura, l'esatta natura di codeste regole,
esattamente nello stesso modo con il quale lo scienziato
ipotizza le leggi della fisica e della chimica e poi le
verifica attraverso le proprie sperimentazioni. Queste
leggi, essendo leggi naturali, devono essere universali
ed eternamente valide, vale a dire applicabili in
qualsiasi paese e in qualunque tempo. |