MACROCOSMO-MICROCOSMO

Esiste quindi una correlazione tra l’uomo definito microcosmo e l’universo stesso il macrocosmo, nel tentativo di riflettere in sé la totalità dell’universo.
Nel tentativo di individuare queste relazioni molti studiosi hanno cercato sulla terra i luoghi che celebrassero i moti astrali. Richer scopre che la disposizione geo-grafica dei templi greci forma sulla superficie della terra una costellazione che rispecchia perfettamente alcune costellazioni celesti. Ciò significa che il mondo greco “costruiva” la mappa della propria spiritualità ovvero la localizzazione dei templi sacri, i “centri del mondo”, concependola come una geo-grafia sacra e segreta, specchio del sapere astronomico acquisito dal medio oriente già in tempi pre-arcaici ed assieme ad una vastissima serie di pratiche magiche divinatorie e sacrificali. Le piramidi di Giza rappresentano in terra la costellazione di Orione, in cielo,ed i canali di aerazione sembrerebbe che conducano proprio alle stelle della famosa Cintura.
Gerard Hawkins, astronomo americano, ha ipotizzato, dopo numerose rilevazioni effettuate con l'ausilio del computer, che il complesso di Stonehenge fosse una specie di gigantesco calendario neolitico, in grado di seguire nel corso dell'anno, gli spostamenti del sole e della luna, le loro fasi e le eclissi.