Obiettivo
Cenni Storici Immaginario di
Riferimento Chiavi di Lettura Codici Cinematografici Schemi
Preliminari Immaginario Soggettivo Adduzzioni Paradigma
Organizzativo Scenari
Risultato
Il manifesto cinematografico inteso come prodotto di “graphic design” ha da sempre avuto un legame identificante molto forte con il prodotto che “pubblicizza” ovvero il film.
In base all’esperienza acquisita posso affermare che tre fattori concomitanti caratterizzano il manifesto cinematografico:
GENERE
- CONTENUTI - GRAFICA
IL GENERE:
Il primo fattore e’ indispensabile per
distinguere e definire il tipo di prodotto. Esistono diverse scuole di pensiero
riguardanti le possibili divisioni tra i generi cinematografici. Alcune di esse sono persino all’ origine
della creazione di generi nuovi o insoliti (weepers melodramas e chiks
flicks). In altri casi la categorizzazione e’ avvenuta storicamente in base
allo stile dell’autore in quanto riconoscibile per espressione artistica o
popolarita’ col pubblico: basti pensare alle commedie alla Woody Allen o ai
western alla John Wayne. E’ inoltre aperto a interpretazioni il fatto che
alcuni generi sono in realta’ solo dei sottogeneri. La ACADEMY
of MOTION PICTURE ARTS and SCIENCES ha dal 1928 suddiviso i generi per i quali avviene la premiazione
con l’ “oscar” nel modo desritto dalla tabella qui riportata.
Genere
|
358 candidature |
74 vincitori |
Totale: 432 film |
Dramma |
49% |
39% |
47% |
Comedia |
18% |
14% |
17% |
Storico / Epico |
10% |
16% |
11% |
Musical |
8% |
11% |
8% |
Azione-Avventura |
6% |
5% |
6% |
Guerra |
5% |
8% |
5% |
Suspense |
3% |
3% |
3% |
Western |
2% |
4% |
2% |
Al fine dello studio che intendevo approfondire con la mia ricerca ho
individuato dodici “categorie” che in parte mi sono state suggerite casualmente
dalla teoria dei colori di Itten.
Partendo dalle emozioni che il film infonde allo spettatore vi sono la
paura, il divertimento, l’immedesimazione ovvero: l’orror, la
commedia
ed il dramma. A seguire esistono generi
intermedi quali l’avventura (tra commedia e dramma), la suspence (tra dramma e
orror) e la fantasia (tra orror e commedia) e cosi fino alla fine dove
dodici generi hanno soddisfatto le mie richieste:
la commedia - il film d’azione
o d’avventura - il western - film di guerra - drammatico - il noir – thriller -
la suspence sovranaturale - l’ horror - la fantascienza - il film fantastico -
il musical
I CONTENUTI: I
secondi, nella forma del soggetto, della sceneggiatura, degli interpreti, sono
il mezzo, lo strumento per dare vita alla elaborazione della
promessa di una aspettativa che fornisca allo
spettatore le emozioni richieste per soddisfare l’intrattenimento,
l’assimilazione di un messaggio, l’apprezzamento di una forma d’arte.
LA GRAFICA:
l’ultimo
aspetto, quello piu’ “tecnico”, e’ indispensabile alla “leggibilita” del
messaggio che il poster porta. Dipende
sia dalla qualita’ artistica che dalla tecnica grafica. Vanno considerati:
Tecnica di realizzazione, Uso del colore, Il carattere tipografico, Utilizzo
della geometria, Studio della composizione, Utilizzo del testo etc..
Per approfondire i concetti appena
esposti ho compilato una serie di
osservazioni relative ai CODICI FILMICI che ho trovato utili al raggiungimento
degli obiettivi e costituiscono parte degli strumenti di
progetto.
Il
MANIFESTO DEVE ESSERE:
1:
IDENTIFICABILE
Deve
avere la capacita’ di far riconoscere l’appartenenza ad un insieme.
2:
AFFIDABILE
Deve sostenere il
grado di rispondenza funzionale alle aspettative di spettatore.
3:
IMMEDIATO
Deve
avere la capacita’ di comunicare un messaggio in modo leggibile.
Obiettivo
Cenni Storici Immaginario di
Riferimento Chiavi di Lettura Codici Cinematografici Schemi
Preliminari Immaginario Soggettivo Adduzzioni Paradigma
Organizzativo Scenari
Risultato