ORIENTAMENTO E SCOPERTA
"Seconda stella a destra , questo è il cammino, e poi dritto fino al mattino. Non ti puoi sbagliare perchè, questa è l'isola che non c'è..."       ( E.Bennato 1978)
Faro a Lubecca
Illustrazione di Piazza del Popolo di G.B Piranesi
Labirinto di Creastock
 Immagine di Creastock
Orme sulla sabbia viste in rilievo
Stella cometa

 

 
 
 
 


ORIENTAMENTO E SCOPERTA

Le città sono espressione diretta di una cultura: l'organizzazione che le genera, la loro struttura, l'evoluzione...sono strettamente influenzate dalla storia, dalla religione e dai costumi di un popolo. Per questo motivo, chi conoscesse bene una cultura, potrebbe teoricamente conoscere tutte le città che da essa sono state generate. Naturalmente questo non è sempre così vero, tuttavia il fen shoi, l'organizzazione delle città indiane secondo i Mandala, il monocentrismo radiale delle città militari, per citare i casi più estremi, sono esempi di configurazione spaziale che, se conosciuti, permetterebbero teoricamente di orientarsi in città mai visitate prima. Le idee urbanistiche totalizzanti prima espresse non possono mantenere la loro assoluta coerenza a lungo, perchè le città crescono, si stratificano, divengono sistemi complessi...Così si rendono necessari altri sistemi di orientamento: le cartine stradali, la cartellonistica, la numerazione progressiva nelle città americane o i numeri civici di qualunque altra città, gli arrondissements di Parigi...Ma un giorno, quando il Teletrasporto annienterà i tragitti e con essi l'avvicinamento ai posti che vogliamo raggiungere, quale sistema di orientamento istantaneo consentirà di spostarsi agevolmente in una città che non conosciamo, se non vogliamo percorrere le strade come facciamo oggi?
Avendo ipotizzato che il mondo diverrà una Planetopoli organizzata in una rete fittissima di nodi (il Teletrasporto primario), la più importante delle necessità per orientarsi sarà ovviamente quella di poter individuare immediatamente il nodo più vicino. Non solo, si dovranno sfruttare altri stratagemmi: l'orientamento luminoso, la pendenza delle strade, l'elevazione dei punti di riferimento...Bisogna sostanzialmente ritrovare un pò di quello spirito che animava l'urbanistica barocca: "...è un'idea coerente e ben sviluppata di forma urbana e il principio sul quale si basa è tale da poter organizzare qualsiasi territorio complesso ed esteso: scegliere una serie di punti di riferimento disseminati sul territorio, situarvi delle imponenti strutture simboliche e collegare questi punti focali con strade o assi visivi orientati su quei nodi simbolici".
(K. Lynch 1981).
Ma, d'altro canto, il nostro intento è anche quello di stimolare una certa curiosità in chi visita  la città, in chi non è solo di passaggio. Per questa ragione vogliamo riproporre quel senso di mistero e stupore tipico delle città medievali nelle quali, voltato l'angolo, poteva apparirci di fronte tanto un vicolo, quanto una piazza vastissima, a seconda delle condizioni geo-morfologiche e storico-economiche:" Le città del Medioevo mostrano una straordinaria diversità; ognuna ebbe una fisionomia ben distinta e caratteristiche particolari; ognuna differiva dalle altre come gli uomini sono diversi tra loro". (Pirenne 1926).


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