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Tutto ciò scatenò attacchi ai convogli militari che attendevano in piazza.

Il 17 Giugno 1945, moriva in uno scontro a fuoco con i carabinieri, in circostanze oscure, Antonio Canepa, comandante dell'E.V.I.S. Dopo la sua morte, la componente progressista del M.I.S. veniva repressa e annientata, e la destra della mafia e dei latifondisti prendeva il sopravvento.

Il 30 Settembre 1945, il primo governo del C.L.N. ordinava l’arresto dei leaders del Movimento indipendentista: Finocchiaro Aprile, e Varvaro.

Nell’ottobre 1945 nella contrada case vecchie di Sagana a pochi chilometri da Montelepre, i rappresentanti dei gruppi d’azione E.V.I.S. si recavano dal bandito Giuliano per offrirgli il grado di colonnello, nonché la promessa di riabilitazione a vittoria separatista avvenuta.

Montelepre era sorvegliata dai carabinieri, ma il bandito Giuliano restava imprendibile, dall’alto delle sue montagne riusciva a controllare costantemente la situazione circostante, aiutato dai suoi picciotti.

Nell'aprile 1946 finisce la guerriglia separatista, in seguito agli accordi con lo stato italiano sull'autonomia della regione siciliana, che diverrà a statuto speciale. Giuliano, abbandonato dai dirigenti separatisti, riufiuta di deporre le armi sino all'emnistia per se e per la sua banda.

Per la Sicilia il separatismo non era stato inutile.

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Arresto di molti uomini del paese